lunedì 20 giugno 2016

Il Custode di Freya

Era da un po’ che non scrivevo, ma il periodo non è dei migliori. Ho finito il libro un po’ di tempo fa e ora sto dando una possibilità a Dan Brown, anche se non è il mio genere.
Tornando a noi, non avevo molte aspettative da questo libro e direi per fortuna, perchè non è un libro da cui aspettarsi troppo.


Prendiamo in prestito al trama da ibs
Freya aveva otto anni la prima volta che ha visto un angelo: una figura bellissima e alata, che le ha confidato che in lei c'è qualcosa di diverso dagli altri esseri umani. Oggi Freya ha quattordici anni ed è guarita. Dopo sei anni interminabili di ricoveri e psichiatri la sua ossessione per gli angeli è svanita: si è trattato solo di allucinazioni e sogni infantili. Ora l'aspetta finalmente la vita di un'adolescente normale, con le amiche e magari anche un fidanzato. Ma quando nella sua classe arriva una nuova compagna, il passato torna inesorabile a tormentarla. E mentre un angelo nero e mostruoso inizia ad apparirle nei momenti meno opportuni, la figura radiosa della sua infanzia si prepara ad avvicinarla ancora una volta per proporle un patto al di là di tutti i suoi sogni…
In queste righe si racchiude tutto quello che c'è da sapere sul libro. I dettagli che la tarma trascura è che le amiche di Freya sono le classiche fighette sceme da scuola americana e che il bullismo è un filo che si intreccia saldamente in tutta la storia e coinvolge il fratello di Freya, la nuova ragazza, Freya stessa…

La faccenda degli Angeli è un contorno per gran parte della storia. Lei li vede fin da bambina, ha fatto un lungo periodo ricoverata perchè si credeva una di loro e voleva volare con relative problematiche. Il bellissimo angelo che aveva visto, comunque, non si è più fatto rivedere e alla fine si è convinta che è meglio così, fino a quando non appare questo mostruoso angelo nero che pare essere sempre vicino a lei.

Questo libro si concentra molto sul rapporto padre-figlia, fratello-sorella e sul bullismo nelle scuole. Pare fondamentalmente incentrato su questo se non che, a un certo punto, le cose cambiano.

*** SPOILER ***

Gli Angeli sono reali, si palesano a Freya, le spiegano il perchè delle parole che l'Angelo le aveva detto da piccola e in breve tempo si capisce più o meno chi siano, perchè stanno a fianco dei mortali e Freya stessa scopre la sua natura di mezzo angelo, una cosa rara che non c'entra niente col sangue o con l'eredità.
Il finale non è male anche se scontato.

*** FINE SPOILER ***

In sostanza è un libro che può piacere o meno, dipende un po’ anche dai gusti. A me non ha entusiasmato. Se non altro ha di buono che la storia ha un inizio e una fine, senza sprecarsi in mille sequel inutili.
Magari è adatto a un pubblico giovane, mi pare sia dagli 11 anni in su. Uno di quei libri che più facilmente entusiasma quell'età e non riesce a catturare un pubblico più adulto.
In ogni caso non lo reputo una perdita di tempo, semplicemente si è fatto leggere e tornerà nello scaffale senza lasciare nulla di particolare dietro di sé.
E ora torno al Simbolo Perduto

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